Crea un ambiente favorevole all’azione. Il tuo spazio di lavoro dovrebbe essere associato solo alla produttività. Non lavorare a letto, non guardare programmi TV alla scrivania. Il cervello impara rapidamente: “Questo è solo lavoro”.
Tieni un “diario della procrastinazione”. Scrivi cosa hai rimandato, come ti sei sentito e cosa hai fatto invece. Dopo una settimana, noterai degli schemi ricorrenti: “Rimando le cose quando ho paura delle critiche” o “Controllo Instagram quando il compito non è chiaro”. Questa consapevolezza è metà della soluzione.
Sfrutta impegni pubblici. Di’ a un amico: “Ti mando una bozza oggi alle 18:00”. Oppure pubblica sui social media: “Sto scrivendo un libro, capitolo 3 domani”. La responsabilità sociale è un potente motivatore.
Non cercare la perfezione. Il perfezionismo è il miglior alleato della procrastinazione. È meglio fare “bene” oggi che “perfettamente” mai. Ricorda: una bozza è sempre meglio di un documento vuoto.
Ricompensati dopo l’azione, non prima. Non “Guarderò una serie TV per entrare nell’umore giusto”, ma “Dopo un’ora di lavoro, 15 minuti del mio programma preferito”. Questo crea un rinforzo positivo.
Infine, sii compassionevole con te stesso. L’autocritica aumenta l’ansia e aggrava la procrastinazione. Ripeti a te stesso: “Va bene avere paura. Ma farò quel piccolo passo”. L’autocompassione è il motore di cambiamento più potente.
Come Smettere di Procrastinare: Strategie Pratiche contro la Procrastinazione
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