I conflitti sono inevitabili in qualsiasi relazione. La differenza tra coppie sane e tossiche non sta nell’assenza di discussioni, ma nel modo in cui vengono risolte. La capacità di gestire costruttivamente i disaccordi è uno dei fattori più importanti per la soddisfazione di coppia a lungo termine.
La prima regola è non attaccare mai l’individuo. Criticare il comportamento, non la persona: “Odio quando sei in ritardo” invece di “Sei sempre irresponsabile”. Le umiliazioni distruggono la fiducia e innescano atteggiamenti difensivi.
Evitare i quattro “cavalieri dell’apocalisse” di John Gottman: critica, disprezzo, atteggiamenti difensivi e ignoranza. Il disprezzo – sarcasmo, scherno ed espressioni di disgusto – è particolarmente pericoloso. È un modo infallibile per rompere.
Usare messaggi in prima persona. Riducono l’aggressività e aprono un dialogo: “Mi sento solo quando non parliamo la sera” suona meno accusatorio di “Non mi presti mai attenzione”. Non cercare di avere la meglio. L’obiettivo non è dimostrare di avere ragione, ma trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti. A volte è meglio scendere a compromessi su piccole questioni per il bene dell’armonia generale.
Come risolvere i conflitti senza rovinare la relazione
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